Presentato “K.A.T.I.A. – Un’Isola di iniziative” per contrastare la povertà educativa in Sicilia

Presentato “K.A.T.I.A. – Un’Isola di iniziative” per contrastare la povertà educativa
Sette interventi PNRR, 1,8 milioni di euro e oltre 250 operatori sociali per costruire in Sicilia un sistema stabile per prevenire la dispersione scolastica

«Sette progetti che mettono in campo risorse per un valore di circa 1,8 milioni di euro, capaci di mobilitare oltre 250 operatori sociali in diversi comuni della Sicilia, trasformando questi territori in veri e propri poli di intervento contro la povertà educativa».

Con queste parole, pronunciate dal presidente ANCOS UNCI Paolo Ragusa, è stato presentato ufficialmente il progetto “K.A.T.I.A. – Un’Isola di iniziative”, ospitato a Castel di Tusa e dedicato all’illustrazione dei progetti attivi su tutta la Sicilia, nell’ambito delle politiche di contrasto alla povertà educativa.

La giornata ha rappresentato un passaggio di sintesi e di rilancio. I sette progetti, finanziati con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sono stati presentati non come interventi isolati, ma come parti di un unico programma territoriale, capace di integrare scuola, Terzo Settore ed enti locali in una strategia comune. L’obiettivo condiviso è stato quello di mettere a sistema esperienze, metodologie e risultati, affinché l’investimento pubblico produca effetti strutturali e duraturi.

Nel dettaglio, Kairòs – Il Tempo Opportuno, con Nadia Salvaggio, attivo a Tusa, lavora sul rafforzamento delle competenze educative e relazionali dei minori, attraverso laboratori artistici, percorsi di accompagnamento e una forte alleanza tra scuola, associazioni e Comune.

Acope 2.0, a Caltagirone, e Acope 3.0, a Enna, con Marta Alleruzzo, si concentrano sul contrasto alla dispersione scolastica e sull’inclusione dei ragazzi più fragili, puntando su azioni socio-educative integrate e su un coinvolgimento diretto delle famiglie e delle istituzioni scolastiche.

Take Care 2.0, a Grammichele, sviluppa interventi di cura educativa e di sostegno alla crescita personale degli adolescenti, con attività che uniscono educazione, creatività e cittadinanza attiva.

Invictus, a Bronte, promuove percorsi di resilienza e empowerment per minori a rischio, valorizzando lo sport, la musica e la didattica innovativa come strumenti di inclusione.

A braccia aperte, ad Adrano, con Gabriele Gurgone, e A braccia aperte 2.0, a Lercara Friddi, rappresentano un modello di presa in carico territoriale che rafforza il ruolo della scuola come presidio educativo, affiancandola con servizi socio-assistenziali e reti comunitarie.

«Contrastare la povertà educativa e prevenire la dispersione scolastica rappresenta oggi una priorità assoluta – ha dichiarato il sindaco di Tusa, Angelo Tudisca -. L’auspicio è che questi progetti possano offrire una risposta concreta ed efficace a un fenomeno che incide profondamente sul futuro delle giovani generazioni. Le attività previste sono pensate come percorsi inclusivi, rivolti in particolare agli adolescenti, con l’obiettivo di favorire una crescita equilibrata, il benessere personale e uno sviluppo armonico dei ragazzi. Il valore aggiunto di queste iniziative risiede nella capacità di coinvolgere in modo integrato scuole, famiglie e servizi distrettuali, costruendo una rete educativa solida, in grado di produrre effetti positivi e duraturi sul territorio».

Il confronto ha ribadito la necessità di coordinare gli interventi PNRR con le altre azioni nazionali già in campo.

«Da Tusa – ha aggiunto Paolo Ragusa – parte un messaggio chiaro rivolto al Paese: gli interventi PNRR che ha investito 113 milioni di euro, tra il 2023 e il 2024, sul contrasto alla povertà educativa, devono affiancarsi e integrarsi con tutte le azioni già attive a livello nazionale, comprese quelle promosse dalla Fondazione con i Bambini. Si tratta di una responsabilità collettiva: istituzioni, enti locali, scuola e Terzo Settore sono chiamati a condividere non solo obiettivi, ma anche strumenti di valutazione e controllo, per garantire che ogni progetto produca effetti concreti nella vita dei bambini, degli adolescenti e delle famiglie coinvolte».

Sul fronte scolastico, il Provveditore agli Studi di Palermo, Bernardo Moschella, collegato da remoto, che ha rimarcato il ruolo centrale delle istituzioni scolastiche come luoghi di inclusione, innovazione e prevenzione delle disuguaglianze, soprattutto nei contesti più fragili. «Il tema della povertà educativa rappresenta oggi una delle principali sfide che il sistema scolastico è chiamato ad affrontare. La scuola non può e non deve essere lasciata sola: iniziative come questa dimostrano quanto sia fondamentale costruire alleanze educative stabili tra istituzioni, enti locali e Terzo Settore. I progetti presentati offrono strumenti concreti per prevenire la dispersione scolastica e rafforzare i percorsi di inclusione, intervenendo in modo mirato nei contesti di maggiore fragilità. Solo attraverso un lavoro condiviso, continuo e strutturato è possibile garantire pari opportunità educative e accompagnare bambini e adolescenti in un percorso di crescita consapevole, equo e inclusivo».

Un’attenzione particolare è stata riservata al ruolo degli enti locali. Il sindaco di Lercara Friddi e coordinatore ANCI Sicilia Giovani, Luciano Marino, ha evidenziato come i Comuni coinvolti diventino snodi fondamentali di una rete educativa territoriale, chiamata a garantire continuità agli interventi anche oltre la durata dei finanziamenti.

«Da sempre il nostro Istituto è impegnato nel contrasto alla dispersione scolastica e nel monitoraggio dei fenomeni di abbandono- ha commentato la dirigente scolastica dell’I.C. Tusa-Mistretta, Lucia Scolaro – , consapevole dell’importanza strategica di questi interventi. Per questo siamo lieti di far parte di questa partnership insieme al Comune di Tusa e all’Agenzia Giovani per i Giovani, con l’obiettivo di offrire ai minori del territorio opportunità di crescita culturale, sociale ed emotiva, valorizzandone le capacità. Il progetto, fondato sulla sinergia tra scuola, Terzo Settore e istituzioni, risponde pienamente a una priorità educativa che la scuola coltiva quotidianamente, soprattutto in contesti territoriali complessi come il nostro. È per queste ragioni che abbiamo convintamente aderito all’iniziativa». Dello stesso parere anche la prof.ssa Antonietta Agostino, del Liceo Regionale “Ciro Michele Esposito”.

Alessio Fasulo, responsabile territoriale di Save the Children, ha richiamato l’importanza del monitoraggio continuo dei risultati, affinché le progettualità possano tradursi in cambiamenti concreti.

K.A.T.I.A. – Un’Isola di iniziative si conferma così come un laboratorio di politiche educative territoriali, capace di lanciare dalla Sicilia un messaggio chiaro al Paese: il contrasto alla povertà educativa richiede visione sistemica, integrazione delle risorse e una responsabilità condivisa tra tutti gli attori coinvolti.